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Professione Assistenti di direzione

Chi ha detto che l'assistente non può essere uomo?

Uomo e assistente di direzione: binomio possibile!

Chi ha detto che un uomo non può fare l’assistente di direzione? Andrea ci racconta la sua esperienza nel ruolo e il rapporto con i capi.

Dopo le interviste a Tommaso, Massimo e Vittorio, anche Andrea ha deciso di portare il proprio messaggio alla community: l’assistente di direzione non è solo donna!

Il divario di genere in questo lavoro in termini numerici è ancora molto ampio, il che porta naturalmente a riferirci al ruolo al femminile, ma non c’è niente di più sbagliato perché di uomini che ogni giorno lavorano fianco a fianco dei loro capi Manager ce ne sono, eccome.

Dalle nostre interviste notiamo che questo percorso professionale è per lo più il risultato di una serie di casualità. E anche per Andrea è stato così.
Mi ci sono trovato. Il mio ex Presidente aveva assunto un importante ruolo che si aggiungeva ad altri e aveva bisogno di una persona che lo aiutasse. È partito tutto da lì… Da quel momento ho iniziato a costruire tutto.
Io non avevo mai fatto l’Assistente personale e lui non ne aveva mai avuto uno!

Inizia tutto così quindi, senza aver ben chiaro chi sia l’assistente, poi con il tempo le competenze si consolidano e ci si rende conto che quel ruolo sembra cucito addosso.

Quando e come hai capito che questo ruolo ti si addiceva perfettamente?
Mi ci è voluto un po’ di tempo. L’ho capito nel momento in cui, soprattutto all’inizio, ricevevo apprezzamenti per il lavoro svolto e ho capito che mi si addiceva perché passavo ore e ore in ufficio senza sentirne il peso.

E se non è predisposizione questa! Chiacchierando con Andrea abbiamo saputo che durante la sua carriera ha avuto l’opportunità di supportare diversi capi, sia donne che uomini. È nata quindi la curiosità di approfondire questa tematica.

Secondo la tua esperienza, cambia l’approccio con un capo uomo e uno donna?

Attualmente sono l’Assistente personale di un uomo, il Direttore Generale, e di una donna, la Presidente, oltre ad essere Responsabile di una funzione aziendale.
Con il mio ex capo uomo si era creata un’affinità data dalla quantità di anni in cui abbiamo lavorato insieme. Con i miei capi attuali, pur essendo colleghi da anni, non abbiamo mai avuto modo di lavorare a così stretto contatto. L’approccio era diverso soprattutto perché il livello di conoscenza personale era decisamente maggiore.

Non c’è niente di insolito quindi nel rapporto capo (donna) – assistente (uomo)?
No, non lo trovo assolutamente insolito né adesso né tanto meno in futuro.
L’Assistente personale dal mio punto di vista lo puoi fare se con il tuo capo, uomo o donna che sia, c’è feeling e stima reciproca: fattori essenziali in questo lavoro!”.

Siete assistenti uomini? Qual è la vostra storia? Condividetela con la community!

 

Andrea Albertini, assistente di direzioneAndrea Albertini, assistente di direzione

Sono entrato in azienda nel 1996. Nel corso degli anni ho acquisito competenze ed esperienze nei seguenti ambiti: segreteria generale, segreteria commerciale, ufficio gare, ufficio commerciale, segreteria di presidenza, assistente di direzione e responsabile servizi generali. Nel frattempo ho frequentato corsi di Formazione Manageriale e Gestione di Impresa, di Archiviazione elettronica e conservazione sostitutiva, di Governance, Fiscalità e aiuti di stato, di organizzazione di eventi e Master per Assistenti di alta Direzione.