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Professione Assistenti di direzione

Tre, due, uno… filosofia in azienda!

Sì, avete letto bene: la filosofia in azienda.

La prima cosa da fare è accantonare l’idea di una filosofia accademica in cui un docente trasmette nozioni e racconta il pensiero altrui, e adottare un approccio diverso in cui il nostro pensiero e il nostro senso della vita assumono una forte centralità.

La pratica filosofica è fra le più antiche al mondo: risale all’epoca di Socrate, il quale interrogava i suoi cittadini sulle varie tematiche della vita proprio per cercare di dare un senso alla stessa.

Perché non portare questo stesso approccio all’interno di un’azienda? Allenare lo spirito critico delle persone è un esercizio costruttivo all’interno di qualsiasi organizzazione e può accompagnare le persone in un percorso di cambiamento nel quale esse stesse diventano parte attiva. Questo passaggio è fondamentale per innovare (dal latino in nova agere, ossia “mettere in azione idee nuove”).

In un mondo pervaso dalla tecnologia si sente sempre più la necessità di figure professionali caratterizzate da un approccio “out of the box”, da un pensiero laterale in grado di reinventare o rivedere il DNA aziendale. Scopo della filosofia in azienda è quello di cambiare la prospettiva da cui osservare le sue dinamiche.

Tutto parte delle domande che noi poniamo a noi stessi e agli altri; ed è proprio attraverso l’arte del domandare che le idee diventano più chiare e di conseguenza è facilitato l’agire in condizioni di incertezza. È assodato che l’incertezza  genera paura e quindi immobilismo, ma allo stesso tempo chi non cambia è già “morto”.

Cosa significa concretamente lavorare con un approccio filosofico all’interno di un’organizzazione? In sintesi significa:

  • porre domande quando tutto sembra chiaro
  • definire quando tutto sembra evidente
  • passare dalla comunicazione al dialogo
  • essere creativi in un ambiente standardizzato

La società fluida in cui viviamo sta rivoluzionando le nostre vite e mettendo in crisi le nostre certezze. Proprio per questo bisogna anteporre:

  • le domande alle cifre
  • il dialogo al discorso
  • l’invisibile al visibile
  • la fiducia alla sicurezza

Solo così, partendo dal mondo di oggi, si può creare il mondo di domani.

Certamente le competenze filosofiche sono strettamente collegate alle Soft Skill oggi richieste a gran voce dal mercato del lavoro: la pratica filosofica aumenta le nostre capacità di ascolto, negoziazione, argomentazione e problem solving (non esistono problemi insuperabili ma solo opportunità da cogliere, perché non c’è mai nulla di finito).

Perché noi assistenti di direzione non dovremmo aspirare ad essere l’Aristotele di Alessandro Magno, il Seneca di Nerone o il Machiavelli di Lorenzo il Magnifico?

Forse in quest’ultima affermazione sono andata un po’ fuori dalle righe, ma la filosofia ci aiuta a sognare, a capire che tutti noi abbiamo bisogno di sognare per dare un senso alla nostra vita, alla nostra professione e cercare di fare sempre del nostro meglio costruendo il nostro sogno giorno per giorno.