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Multiculturalismo: Abiti, lingue e tradizioni culinarie

Molto spesso sentiamo parlare di multiculturalismo ovvero il tipo di relazione che le differenti culture, e le persone che ci vivono, debbono avere fra di loro.
Ma questo, come si manifesta in un hotel e come viene affrontato?

Giulia parla l’italiano, l’inglese e il francese. Andrea lo spagnolo, il tedesco e il portoghese.
Anna sa il russo e il polacco. Giorgia parla il francese e l’inglese, ma sta imparando anche il cinese e presto saprà accogliere anche gli ospiti provenienti dalla terra del Sol Levante.

Perché se viaggiare per il mondo è una delle esperienze più belle e interessanti che un uomo possa fare, altrettanto rasserenante e piacevole è sentirsi a casa propria, anche solo per qualche istante, a migliaia di chilometri di distanza, grazie al personale dell’hotel in cui soggiorni che, sorridendo, ti accoglie parlando la tua lingua: good morning, buenos dias, guten morgen, bonjour, bom dia. Chiunque passasse una giornata alla reception di un hotel e tenesse l’orecchio teso, insieme alle valigie degli ospiti e alle chiavi delle stanze, vedrebbe una gran varietà di volti diversi e rimarrebbe stupito dalla tante lingue parlate, espressione di un multiculturalismo vivo e ‘all’opera’.

buongiorno in tutte le lingue

Stefano Miccoli, Deputy Manager dell’NH Milano Fiera, potrebbe parlare per ore di queste diversità culturali: piccoli e grandi differenze che, come tessere colorate, compongono attivamente il mosaico della vita dell’hotel, dandogli forma e sfumature.

Gli anni di esperienza hanno insegnato a Stefano, per esempio, a destinare ai clienti giapponesi soltanto camere con vasca: la loro dedizione per la cura della persona li porta a reputare l’utilizzo della doccia assolutamente insufficiente alla loro igiene.
Molte righe si potrebbero spendere poi per raccontare i diversi, e tutt’al più curiosi, approcci al bidet ma forse è meglio cambiare argomento.

Perché la diversità fra popoli e culture emerge anche e soprattutto a tavola. A partire dalla colazione: se gli italiani e i francesi sono più orientati al dolce, sono tantissimi i clienti che prediligono il salato. Come i turchi, ad esempio, ai quali l’NH Milano Fiera fa trovare al buffet pomodorini, formaggi saporiti e olive. Per rispondere alle abitudine degli spagnoli di pranzare e cenare tardi, spesso la cucina resta aperta oltre l’orario stabilito. Popoli particolarmente legati alle loro tradizioni culinarie sono gli indiani e i cinesi: per quest’ultimi, che non vogliono rinunciare alle loro zuppe tipiche, lo chef dell’NH Milano Fiera ha imparato a preparare alcune pietanze particolari e adeguare il buffet di conseguenza.

E di fronte ad alcune “stranezze”, come abbigliamenti un po’ troppo casual, rigide gerarchie per sedersi a tavola, o richieste fuori dal comune, Stefano non si allarma né spaventa: piuttosto, chiama a raccolta i suoi colleghi e insieme si rimboccano le maniche per trovare a questa nuova tessera colorata il posto che le spetta nel grande mosaico.

Il multiculturalismo sarà proprio uno dei temi del Secretary Day, che si svolgerà presso l’NH Milano Fiera il 25 maggio: un’occasione per vedere all’opera le tante sfaccettature della diversità culturale.

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