Premio Assistente dell’Anno: un momento vincente tira l’altro
In quale situazione avete messo in campo le vostre attitudini e competenze per trasformare una difficoltà in un momento vincente e di crescita?
Momenti vincenti
Nella carriera di ognuno di noi, lunga o breve che sia, ce n’è uno. Una difficoltà, una sfida superata, un nuovo percorso intrapreso con ottimi risultati.
La vostra mente sta già vorticando tra i ricordi? Avete individuato il vostro miglior caso di successo in ambito lavorativo?
Benissimo, siamo pronti per parlare del Secretary Day.
Per l’undicesima edizione della giornata motivazionale e formativa più attesa dagli assistenti di direzione italiani infatti abbiamo scelto proprio questo tema.
Gli ospiti – Manager e assistenti, consulenti, formatori e non solo – racconteranno in 20 minuti ciascuno la propria esperienza di trasformazione positiva: i Secretary Talks vi ispireranno e daranno nuova carica e strumenti per affrontare le sfide in ufficio!
Lasceremo anche ampio spazio al networking sia tra partecipanti sia con i partner che abbiamo attentamente selezionato sulle vostre esigenze.
Sulla stessa linea abbiamo sviluppato il tema del Premio Assistente dell’Anno.
I candidati quest’anno dovranno stupire la giuria con un elaborato o un video in cui racconteranno come sono cresciuti nel ruolo, parlando proprio del loro momento vincente.
In quale situazione avete messo in campo le vostre attitudini e/o competenze per ribaltare una condizione negativa?
Ci riferiamo ad una difficoltà superata con successo e trasformata in occasione di crescita, una vittoria con se stessi che ha portato ad una nuova consapevolezza delle proprie capacità. Perché ogni tanto ce lo dimentichiamo: #IamRemarkable.
Spesso tendiamo a lamentarci per una situazione scomoda invece di reagire e trasformarla in un’opportunità di miglioramento. Se la guardiamo in ottica positiva vediamo che ci consente di tirare fuori il meglio di noi, conoscerci meglio e attivare risorse che nemmeno pensavamo di avere. In questo modo superiamo le nostre aspettative e i limiti (auto)imposti.
Se avete vissuto un momento così – e siamo pronti a scommettere di sì – perché non condividerlo? Perché non candidarsi come Assistente dell’Anno? Non riusciamo proprio a trovare una risposta valida 😊
Anzi, vediamo chiaramente 5 motivi validissimi per cui candidarsi è un’ottima idea:
- Mettersi in gioco: per abbattere la parola routine servono sempre nuovi stimoli, nuove sfide con cui misurarsi e noi ve ne stiamo offrendo una. Candidarsi al Premio porta molto spesso ad upgrade di carriera, proprio perché permette di acquisire una nuova consapevolezza di sé e dei propri mezzi.
- Scoprire e riscoprire il valore del proprio lavoro: fermarsi e fare il punto delle proprie competenze aiuta a vedere più facilmente quanta strada si è fatta e quanto si è cresciuti nel ruolo. Inoltre, coinvolgere colleghi e capi nel proprio elaborato ci ricorda (o fa scoprire) cosa apprezzano gli altri del nostro lavoro.
- Imparare ad essere sintetici: raccogliere tutte le informazioni in un breve elaborato o in un video di appena 5 minuti richiede un grande esercizio di sintesi. Una dote innata ma che può essere esercitata ed una competenza che sarà sempre molto apprezzata!
- Imparare a raccontare e raccontarsi: avere una storia interessante è il requisito di base ma non sufficiente. Bisogna saper raccontare una storia; creare l’elaborato o il video richiede una buona capacità di storytelling. Un’occasione per svilupparla, giusto?
- Vincere fantastici premi. Basta chiedere all’Assistente dell’Anno attualmente in carica che, tra gli omaggi, ha ricevuto un buono per un volo in prima classe offerto da Air France, KLM e Delta!
Cosa ne dite? Sono abbastanza valide queste 5 motivazioni?
E allora non temete di accettare la sfida: raccontate il vostro momento vincente e candidatevi… Potreste essere il nuovo Assistente dell’Anno!