Lifelong learning: perché non se ne può fare a meno
Lifelong learning: Dobbiamo davvero apprendere tutta la vita ?
Con questo termine si intende l’apprendimento che ognuno di noi compie lungo tutto l’arco della sua vita.
Un processo quindi di istruzione e di formazione che riguarda il percorso di acquisizione di conoscenze e di nuove competenze e abilità, sicuramente oggi ancor più accelerato rispetto al passato che ci spinge a aggiornarci per essere al passo con i nuovi bisogni personali, sociali e professionali e agli obiettivi che intenzionalmente ciascuno desidera porsi per adeguarsi alla propria realizzazione personale.
E’ una tendenza generale quella di manifestare una maggiore responsabilizzazione nella gestione del proprio percorso professionale. Anche lo sviluppo delle competenze del ruolo dell’Executive Assistant non viene lasciato al caso, ma sempre più persone investono nella formazione o aggiornamento di nuove skills per ricoprire il ruolo con sicurezza e facendo fronte alle nuove sfide, tanto che, se non è l’azienda che attiva percorsi di formazione a farlo, sono gli/le assistenti stesse, sempre più consapevoli dei propri obiettivi e motivazioni.
L’osservatorio di Secretary.it nota due macrotendenze, una di up-skilling e una di reskilling.
L’up skilling è riferito soprattutto alla formazione come assistente qualificata/o in modo tale da potersi presentare internamente o esternamente come profili pronti a ricoprire il ruolo con un set di competenze di base standard (a proposito tenete d’occhio la Global Skills Matrix interazionale di cui avrete tra pochissimo anche i testi in italiano: è in dubbiamente un preziosissimo strumento sull’orientamento del ruolo e della carriera…ma se siete iscritti alla community già lo sapete). Il project & time management e tutto ciò che ha a che fare con il lavoro agile, app, strumenti e piattaforme integrate- la gestione delle priorità per un lavoro più consapevole e di qualità, la gestione di flussi e processi, la comunicazione efficace nel ruolo di pivot e facilitatore di processi, la cybersecurity e la gdpr sono alcuni esempi
Il re-skilling invece serve far fronte all’uscita di scena di ruoli obsoleti spazzati via delle rivoluzioni tecnologiche, che continuano a cambiare il set di competenze da mettere in campo nel proprio lavoro, in sostituzione di quelle richieste (o delle mansioni ricoperte) in precedenza.
In questo le aziende introducono la digitalizzazione tra la competenze delle/degli assistenti, ma anche un approccio progettuale e relazionale che rispetto a prima vede le/gli assistenti maggiormente in prima linea. Se non lo fanno le aziende, sono le/gli assistenti stesse/i che accolgono o anticipano il cambiamento iscrivendosi a corsi di aggiornamento di varia natura o alla ricerca anche qui di tools per portare innovazione o time saving in azienda…
Sul portale trovate tanti percorsi, da seguire a livello personale o interaziendale, da “Linkedin rock your profile” a “Communicate Like a pro” anche la convezione con Carriere.it la straordinaria società benefit che vi da accesso a un elevatissimo numero di corsi per evolvere nel digitale e non solo.
In ogni caso, è la persona che si mette in gioco: non si tratta più di scegliere se agire o non agire, serve necessariamente agire per una spinta propulsiva e per collocarsi in un contesto lavorativo e di conoscenze che evolvono in modo adeguato, basando le proprie scelte sulla consapevolezza delle proprie capacità, curiosità e aspirazioni.
Fronteggiano questa necessità sia i profili più giovani che intraprendono i primi passi nel mondo del lavoro, che i l/e professioniste di mezza età (gli anta in transizione di carriera.
Rimanere alla finestra ad aspettare è una scelta fatta sempre da meno persone.
Studiare, deve essere visto come un gioco, uno stimolo per nutrire la nostra mente, la curiosità. l’autostima il nostro percorso di crescita e di automiglioramento e che ci può portare nuovi stimoli, endorfine, creatività e soprattutto nuove opportunità.
La vostra #carriera e il vostro futuro al centro..
E come diceva A. Henstein:
“Once you stop learning, you start dying”