Futuro e sostenibilità: intervista a Laura Celani
Abbiamo intervistato Laura Celani, Governance & Social Reporting Assistant ed Integrity Officer a Greenpeace, che ci ha parlato di futuro e sostenibilità attraverso la sua esperienza a Greenpeace.
- Ciao Laura! Parlaci un po’ di te.
Sono nata e cresciuta a Roma, sono laureata in Lettere e sono una giornalista pubblicista. Nella vita personale e nel lavoro sono sempre in cerca di nuove ispirazioni: c’è chi dice eterna insoddisfatta, io dico in continua evoluzione!
- Da quanto tempo sei Executive Assistant? Come sei arrivata a ricoprire questo ruolo?
Dal 2008 lavoro in Greenpeace Italia a supporto della governance: Direttore Esecutivo, Presidente e Assemblea dei Soci. Tutto è iniziato nel 2007, con uno stage nel dipartimento Comunicazione; quando si è aperta la posizione per Executive Assistant non ci ho pensato due volte a candidarmi, tanta era la voglia di rimanere nell’Associazione.
- Come si è evoluta la realtà di Greenpeace in questi tuoi anni di lavoro?
Tredici anni fa Greenpeace aveva uno staff di 23 persone, 40.000 donatori all’attivo, una rete di 400 volontari e tanta voglia di crescere nonostante la pesante crisi finanziaria di allora, sfruttando le nuove opportunità che offriva l’ingresso nell’era del digitale, sia per la raccolta fondi che per la diffusione di campagne e azioni. Oggi lo staff è composto da circa 55 persone, abbiamo oltre 90.000 donatori, quasi 900.000 supporter online, e 1.300 volontari attivi sul territorio. Non c’è dubbio, quella voglia di crescere ha dato i suoi frutti!
- Il Bilancio di Sostenibilità sta diventando un must. Da quando fate questa redazione? Ci parli un po’ di tutto il processo?
Abbiamo intrapreso la strada del Bilancio di Sostenibilità nel 2009, quando ancora si chiamava “Relazione di missione” ed era un processo poco conosciuto, costruendo negli anni un documento sempre più completo e trasparente per i nostri donatori e supporter.
Io mi occupo di tenere le fila del processo di redazione: nella prima fase raccogliamo dati, elaboriamo questionari per gli stakeholder e organizziamo interviste di verifica delle informazioni fornite dallo staff. Poi si passa alla fase creativa: la società di grafica impagina il documento e, dall’edizione del 2019, creiamo anche un video-bilancio per sintetizzare tutto in un messaggio più fruibile e immediato, che diffondiamo sui nostri canali web e social.
- Puoi svelarci qualcosa sul ruolo di Integrity Officer?
L’Integrity Officer fa parte di un progetto lanciato da Greenpeace International nel 2018 per promuovere una cultura che tuteli sia i valori dell’Organizzazione sia le persone al suo interno: io mi occupo di tutte le attività relative al Codice di Condotta, promuovendo la diffusione delle policy anche attraverso attività di formazione e fungendo da riferimento per eventuali segnalazioni di violazioni del Codice.
- Come avete affrontato le emergenze ambientali ed epidemiche di questo 2020?
In un anno trascorso a leggere e ascoltare parole negative come “morte”, “crisi” e “contagi”, Greenpeace non ha smesso di pensare a un futuro migliore. Abbiamo lanciato il progetto Restart, per chiedere al Governo italiano di ripartire dopo la pandemia investendo in ambiente, lavoro e salute.
Inoltre siamo partiti in nave per un tour di ricerca scientifica sull’inquinamento da plastica nel Mar Tirreno, raccogliendo informazioni e dati preziosi e testimoniando, attraverso delle immagini mozzafiato, la bellezza e fragilità dei nostri mari, minacciati dai cambiamenti climatici. Abbiamo fatto anche tanto altro ma lo racconteremo più nel dettaglio nel Bilancio di Sostenibilità 2020, il cui lavoro sta ripartendo proprio in questi giorni.
- Avete progetti o novità in serbo per il 2021?
Purtroppo i problemi ambientali non si esauriscono e rinnovano ogni primo di gennaio: le nostre campagne durano anni e i loro frutti, come dice spesso il nostro Direttore Esecutivo, si raccolgono nell’ultimo miglio del percorso. Nel 2021 la priorità di Greenpeace continuerà a essere la lotta al cambiamento climatico, una delle più grandi minacce per un futuro vivibile e sostenibile per le creature viventi di questo pianeta.
- Quanto è stato importante per te far parte della community in questo 2020 appena trascorso (e in passato)?
Mi sono iscritta a Secretary.it nel 2017 e nel primo anno ho partecipato a diversi corsi che mi hanno dato energia e spunti per evolvere e sperimentare nuove competenze.
Nel tempo ho continuato a seguire la community nell’ombra, fino al 2020: lavorando in smart working, è stato più semplice organizzarsi per seguire i webinar, come quello sul tema del mobbing e delle molestie, che per il mio ruolo di Integrity Officer è stato veramente molto utile. Sono tornata a sentirmi parte di una community che condivide le mie stesse sfide di ruolo e crede che chiunque può fare la differenza nell’ambiente di lavoro… basta non aver paura di lanciare il cuore oltre l’ostacolo!