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Professione Assistenti di direzione

Donne ispiratrici: la storia di Lucia

Dopo i risultati delle ultime elezioni degli USA siamo state tutte ispirate e commosse dalle parole di Kamala Harris, la prima donna vicepresidente degli Stati Uniti. Lei ha parlato – e tutt’ora parla – a tutte noi, ci incoraggia a credere in noi stesse e a impegnarci per realizzare i nostri progetti. Ascoltandola con i lucciconi agli occhi mi sono chiesta chi fossero le atre donne che mi hanno ispirato nella vita lavorativa, e ho pensato ad alcune colleghe della community.

La prima (una donna unica!) è Serena Chiama. Ero a un Secretary Day, lei era sul palco con le sue colleghe e parlava con tranquillità e sicurezza. Insieme presentavano un progetto creato per condividere tutte le attività tra le assistenti della loro società, un lavoro che a me era sembrato enorme e che sicuramente ha dato molta energia a tutte loro, soprattutto a quelle che si sentivano un po’ isolate, o all’inizio della loro carriera. Serena quel giorno, in tutta la sua sicurezza, indossava dei pantaloni a palazzo in velluto blu (di cui ancora mi ricordo), ed il primo pensiero che ho avuto è stato: “Voglio diventare come lei”. Dopo la sua presentazione le ho scritto su LinkedIn, ma non purtroppo non ho trovato il coraggio di essere sincera e chiederle: “Vuoi essere la mio mentor?”. Senza rendermene conto, però, nel mio piccolo mi sono ispirata a lei: ho creato un gruppo di assistenti che ricoprono il mio stesso ruolo nella società in cui lavoro, con cui ci sentiamo ogni mese per confrontare le nostre esperienze.

Un’altra donna speciale la ho incontrata sul palco di un Secretary Job tenuto nella sede di Bosch: Daniela Fasano. Lei ci ha raccontato di quanto fosse straordinario il suo capo, e ha persino parlato della sua passione per la danza: era carica di entusiasmo. Riguardando le foto di quel giorno mi vedo tra il pubblico vestita di grigio, un colore adatto al lavoro in ufficio ma non a me… insomma, si vedeva che non ero in gran forma. Infatti, dopo la sua presentazione, mi sono alzata e sono andata a piangere in bagno. Avevo un capo che mi faceva lavorare tantissimo e non mi valorizzava, uno stipendio inadeguato, e mi sembrava di non avere più passioni. Pensavo che non sarei mai stata soddisfatta della mia vita lavorativa, ma invece da lì è cambiato tutto in meglio!

Tempo dopo questo fatto si è tenuto un Secretary Job in cui sono stata io ad essere sul palco, e lì mi hanno guidato due donne. Una è Chiara Azzarello, che mi ha accolto nei sedili in prima fila e mi ha fatto sentire parte di un gruppo, parlando con me come se ci conoscessimo da sempre. Poi, quando sono salita sul palco tremante, da abituata quale ero ad insegnare inglese a piccoli gruppi di persone ma non a parlare di fronte a un pubblico numeroso, ho cercato il famoso “gancio in mezzo al cielo”. Per fortuna ho trovato il sorriso di Loredana Negroni, al quale mi sono aggrappata, che mi ha trasmesso coraggio per tutta la durata del mio discorso. E così, grazie a quel giorno, ho capito che mi piace parlare in pubblico: ho seguito un corso di public speaking, un corso di PowerPoint e alcuni webinar, e non ho intenzione di smettere.

Quelle di cui ho parlato oggi sono donne straordinarie, ma sono solo alcune delle moltissime colleghe che ci ispirano tutti i giorni, senza rendersene conto. Ognuna di noi, anche con piccoli gesti, può fare la differenza per una collega, e chissà se questa fortuna un giorno non possa capitare anche a me!