Il cibo durante lo smart working
Come trarre energia ed evitare il calo glicemico postprandiale.
Nel corso del 2020, complice una situazione pandemica di complicata gestione, la concezione del lavoro d’ufficio è stata davvero rivoluzionata, rendendo lo smart working, o lavoro agile, decisamente preferibile a quello tradizionale nelle sedi delle varie aziende.
Anche i nostri figli hanno dovuto, loro malgrado, apprendere un nuovo modo di concepire la scuola e la didattica. Questa situazione, protratta a lungo nel tempo, dapprima ha generato una certa curiosità ma, con la “seconda ondata” autunnale ha definitivamente trasformato le nostre abitudini, non sempre in meglio.
Le nostre case hanno dovuto trasformarsi in aule e uffici in miniatura, gli spazi dapprima vissuti principalmente di sera hanno dovuto essere trasformati per consentire una pacifica convivenza tra i membri dello stesso nucleo familiare con evidenti esigenze diverse. Anche la concezione del pranzo è drasticamente cambiata, e spesso la famiglia si è trovata a dover gestire un unico tavolo per la consumazione del pasto, come postazione di lavoro e banco di scuola per la DAD. Inoltre, anche gli orari possono non coincidere.
Dunque, come fare per trasformare una situazione potenzialmente di notevole stress, soprattutto per la madre o moglie lavoratrice, in un momento comunque di pausa e di giusta ricarica del nostro organismo?
Il mio consiglio è quello di approfittare del tempo che si guadagna non dovendo raggiungere la scuola o l’ufficio per svegliarsi bene, con calma ma nel momento in cui gli ormoni cominciano ad entrare in circolo e il nostro organismo può passare gradualmente e senza grossi traumi dal sonno all’attività. Se volete potete fare mezz’oretta di ginnastica dolce, un po’ di risveglio muscolare, pochi minuti di corsa sul posto e qualche esercizio per schiena, collo, gambe e addominali, se siete pratici potete fare 20 minuti di Qi Gong o Tai Chi. Non esagerate, perchè l’inverno non la stagione adatta per fare tanto sport. Meglio aumentare in primavera.
Poi, mentre il PC si accende, potete preparare una colazione di cereali integrali e una tisana (i cereali sono carboidrati o glucidi e sono il materiale di sostegno delle piante). Ad esempio, potete prendere dei fiocchi integrali di grano saraceno e coprirli d’acqua in un tegamino, facendoli cuocere 5 minuti. Quando hanno la consistenza di una “pappetta” potete metterli in una ciotola, unire un cucchiaino di marmellata di fragole senza zucchero e qualche nocciola. Mentre voi vi vestite (sempre meglio indossare una tuta che restare in pigiama!) il porridge raggiungerà la temperatura ambiente. Ricordate prima di consumare il vostro pasto di ringraziarlo per il sostegno e le forze che vi dona.
Terminata la vostra colazione leggera ma ricca di sostanze che vi danno energia, che non vi crea un calo improvviso di zuccheri e soprattutto vi da una grandissima soddisfazione, potete finalmente iniziare a lavorare.
Per il pranzo sarà facilissimo… l’importante è fare bene la spesa, acquistare verdure di stagione e cereali integrali di varia natura: riso rosso, nero, grano Kamut, Farro Monococco e Dicocco, Miglio, Pasta da produttori controllati. Se i cereali necessitano di un tempo più o meno lungo di ammollo organizzatevi subito dopo colazione. Preparate le verdure in una pausa “da videoterminalista”: un’oretta prima del pranzo fate cuocere il cereale che avete scelto per il vostro pasto. Quando è pronto potete fare saltare in una padella la porzione necessaria. I cereali integrali, tra gli innumerevoli vantaggi a livello nutrizionale, ne hanno uno decisamente non trascurabile: non perdono di consistenza né si trasformano in “colle”. In questo modo ogni componente della famiglia potrà sfamarsi in modo pratico e sano, traendo la giusta energia dal cibo, restando lucido per il pomeriggio e godendosi la compagnia dei propri cari.
Se poi scegliete delle verdure colorate (la zucca arancio, il cavolo rosso, il cavolfiore romanesco a punta) avrete anche piatti sempre diversi e divertenti. Ricordate che il cibo è gioia, il cibo ci dà quell’affetto e quel conforto che noi cerchiamo da quando siamo nati!