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Come si adatta un’assistente alla vita politica? Parola a Leda!

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Eccoci giunti al secondo appuntamento dello speciale JOB news!
Se ti sei persa la prima intervista alle formatrici dello STUDIO HR leggila subito!

Per affrontare i cambiamenti ci vogliono volontà, flessibilità e determinazione.
A portarci una prova di ciò sarà un’assistente che negli ultimi anni ha dovuto far fronte ad un grande cambiamento lavorativo nella sua vita.
Porterà la sua testimonianza al Secretary JOB di Roma e di Milano, per mettere a disposizione di tutti la propria esperienza.

Volete sapere di chi si tratta? Ve la presentiamo subito:

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Dopo aver lavorato in un’azienda privata, ritieni che essere il Caposegreteria del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri sia molto differente?

Formalmente cambia molto e di fatto anche nella sostanza. La pianificazione di agende è una costante, quello che cambia è soprattutto lo scenario che vedi dalla tua postazione. In un caso è un’azienda e un determinato mercato, nel caso della Presidenza del Consiglio il panorama è un paese e in molti casi diventa il mondo. Il punto di osservazione della politica è che non ci sono limiti nella platea. Tutto si amplifica e quindi anche la tenuta dell’agenda diventa esponenziale. Infine il coordinamento di risorse che svolgono attività per me è stato sicuramente un cambiamento importante da cui ho potuto iniziare a capire cosa significa la funzione della delega.

Ogni giorno entri in contatto con importanti personalità. Com’è avere a che fare con queste persone?

Ho l’opportunità di vedere e soprattutto osservare personalità importanti: questa è una parte del mio nuovo lavoro che mi interessa molto. È molto stimolante incontrare queste personalità, tutte spesso hanno da darti spunti interessanti e, se vogliamo, un po’ fuori dal coro. Non incontro persone omologate, ma fuori dagli schemi.

Studi giuridici e interesse per temi sociali ed educativi, in che modo questi aspetti si fondono nel tuo lavoro?

Questa è la domanda che in realtà sento più vicina, perché è quella che mi sono posta più spesso in questi anni. La realtà è che sono e rimango di formazione un avvocato, mettendo a disposizione dell’azienda e oggi del Prof. Tommaso Nannicini, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, anche questa mia formazione. Essere un avvocato significa non solo esercitare attività giudiziale in un tribunale ma può voler dire anche tutelare l’immagine di un politico. Le definizioni rigorose e i paletti per le professioni appartengono ad un mondo passato. I temi sociali ed educativi li ho sempre avuti nelle mie corde. Nella mia vita non ho avuto figli e penso che occuparmi degli altri e del mondo sia un’alternativa altrettanto stimolante.
Le leggi poi servono al sociale e il sociale serve alle leggi.

Per quale motivo le assistenti dovrebbero venire ad ascoltare il tuo intervento?

Penso che la condivisione di esperienze dal vivo sia il modo più efficace per crescere, soprattutto se, come me, non ci si accontenta e non ci si considera mai arrivate al traguardo. Ho sempre come scopo quello di migliorarmi anche attraverso la formazione personale e professionale. La vita per me è una costante scoperta. In particolare con Olimpia Ponno, che è stata la mia coach, affronteremo il tema del cambiamento e al Secretary JOB di Milano e in questi due anni di cose ne sono cambiate nella mia vita!

Non vi siete ancora iscritte? Non perdete tempo, l’early bird per il Secretary JOB di Roma scade tra pochissimo!

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